Roma è un po’ meno fascista nei nomi delle vie

La sindaca Raggi ha cambiato la denominazione a tre strade della Capitale che erano intitolate a Donaggio e Zavattari, firmatari del Manifesto della razza. Ora sono state dedicate a Carrara, Mortara e Calabresi, scienziati discriminati durante il Ventennio.

Roma è un po’ meno fascista, almeno nella toponomastica. Sono stati tolti infatti i nomi di due strade e un largo della Capitale che erano intitolati ad Arturo Donaggio ed Edoardo Zavattari, firmatari del Manifesto della razza.

REINTITOLAZIONE A UN MEDICO, UNA FISICA E UNA ZOOLOGA

L’iniziativa è stata presa dalla sindaca Virginia Raggi, che ha presentato insieme con studenti romani e con la comunità ebraica la reintitolazione delle vie al medico Mario Carrara, alla fisica Nella Mortara e alla zoologa Enrica Calabresi. I tre nuovi intestatari sono scienziati che si opposero e furono vittime di discriminazioni razziali durante il regime fascista.

RAGGI AGLI STUDENTI: «SCRIVETE UN PEZZO DI STORIA»

La sindaca ha commentato così parlando agli studenti durante la cerimonia: «State scrivendo un pezzo di storia. La state scrivendo voi che avete contribuito a scegliere tre nomi di strade a Roma che rimarranno per sempre».

Voi avete imparato crescendo che il contributo di ciascuno è fondamentale per scrivere le pagine della nostra storia


Virginia Raggi agli studenti

Gli alunni di alcune scuole romane hanno infatti partecipato alla scelta: «Voi avete imparato crescendo che il contributo di ciascuno è fondamentale per scrivere le pagine della nostra storia. Dobbiamo imparare a capire il valore delle nostre azioni e della nostra storia. È un atto storico», ha detto la Raggi.

PER FICO È «UN ATTO DI GIUSTIZIA»

Anche il presidente della Camera Roberto Fico è intervenuto sulla vicenda con un messaggio letto proprio dalla Raggi: «È un atto di verità e giustizia perché rimuove dal toponimo coloro che aderirono al manifesto razzista, diventando complici di un’ideologia buia». Fico ha parlato di «valori costituzionali frutto della Resistenza. Non possiamo mi abbassare la guardia» e la «vostra iniziativa è un importante tassello».

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