General Motors fa causa a Fiat-Chrysler per corruzione coi sindacati

Anche Marchionne accusato di aver dato tangenti allo United auto workers per condizionare le trattative sul contratto di lavoro. E i titoli crollano in Borsa. La replica: «Vogliono fermare la nostra proposta di fusione con Psa».

E ora si passa alle vie legali. General Motors fa causa a FiatChrysler, accusandola di corruzione con lo United auto workers, il potente sindacato americano dei metalmeccanici. La notizia è stata riportata dall’agenzia Bloomberg. E subito Fca è calata a Wall Street: il titolo è arrivato a perdere fino al 3,4%, mentre Gm il 2,4%.

TRATTATIVE “INCRIMINATE” TRA IL 2009 E IL 2015

Fca ha sempre negato di essere stata a conoscenza della cospirazione fra tre suoi ex manager con funzionari dell’Uaw per indebolire le norme sul lavoro. Gm accusa Sergio Marchionne di essere ricorso a tangenti per corrompere le trattative sul contratto di lavoro fra il Uaw e le tre case di Detroit fra il 2009 e il 2015.

«CAUSATI DANNI A GENERAL MOTORS»

Craig Glidden, il responsabile legale di Gm, ha detto che «il piano di corruzione su più anni di Fca ha minato l’integrità delle trattative» per il rinnovo del contratto di lavoro e «causato a Gm sostanziali danni». Poi ha messo in evidenza come l’ex amministratore delegato di Fca morto il 25 luglio 2018 sia ricorso a mazzette per corrompere le trattative fra il Uaw e le case automobilistiche americane per diversi anni.

TRE EX MANAGER DICHIARATI COLPEVOLI E CONDANNATI

Il risultato, ha aggiunto, è stato causare costi più alti del lavoro per General Motors e una posizione meno competitiva sul mercato. Gm ritiene che parte dell’intento di Fca fosse quello di indebolire finanziariamente Gm e rendere più probabile una fusione con Chrysler. Nella causa si punta il dito contro Fca e tre ex manager della società, che si sono dichiarati colpevoli e sono condannati al carcere per il loro ruolo nello scandalo. Fra questi anche Alphons Iacobelli, che è stato vice presidente e capo negoziatore con il Uaw.

LA DIFESA: «STUPITI, UNA CAUSA SENZA MERITO»

Fiat-Chrysler si è detta «stupita» dall’azione legale «sia per i contenuti sia per la tempistica». Il commento affidato a una nota: «Possiamo solo presumere che sia per fermare la nostra proposta fusione con Psa e le trattative con lo United auto workers». E quindi «intendiamo difenderci in modo forte contro questa causa senza merito e perseguire tutti i rimedi legali per rispondere».

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