Il governo alla prova del decreto intercettazioni

Le nuove norme saranno discusse nel vertice del 21 dicembre assieme al Milleproroghe con novità su class action e eco bonus.

Un decreto ad hoc per le intercettazioni in Consiglio dei ministri. Il governo ha deciso di non inserire le norme così delicate dal punto di vista politico giudiziairio nel Milleproroghe, anch’esso sul tavolo del Cdm di oggi. Tra le principali novità di quest’ultimo niente class action fino a ottobre, bonus per eco-scooter anche nel 2020 e altri 2 anni di sperimentazioni sugli animali per le droghe. Intanto il leader del M5s Luigi Di Maio ha dichiarato a Repubblica: «Questo governo deve andare avanti, senza indugi e polemiche. Chi rema contro, rema contro il Paese».

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Un sistema a punti per rimborsare chi paga con carte e bancomat

Per i più "virtuosi" il cashback potrebbe arrivare fino a 2 mila euro. Come cambia il decreto fiscale con la conversione in legge.

Un sistema a punti per rimborsare chi effettua pagamenti digitali, che premierà di più chi paga con carte di credito e bancomat il meccanico o l’idraulico rispetto a chi usa questi metodi per fare la spesa al supermercato.

Con la conversione in legge del decreto fiscale, il governo sta predisponendo una delle misure-chiave per promuovere la moneta elettronica, che potrebbe fruttare ai più “virtuosi” fino a 2 mila euro di cashback.

La riforma partirebbe a luglio, dunque entrerebbe in vigore nella seconda parte del 2020.

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IL PD CHIEDE DI AZZERARE LE COMMISSIONI BANCARIE PER LE PICCOLE TRANSAZIONI

La spinta passerà anche per «tagli drastici» alle commissioni bancarie, come promesso dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Il Pd, con un apposito emendamento, ha chiesto addirittura di azzerarle entro i 15 euro.

I RITOCCHI SULLE MISURE ANTI-EVASIONE

Tra le modifiche più attese al decreto fiscale ci sono anche quelle che riguardano il carcere per i grandi evasori, ovvero per chi evade più di 100 mila euro. Per il premier Giuseppe Conte si tratta di una «battaglia di giustizia sociale», ma Italia viva ne aveva chiesto l’abolizione. Di sicuro sarà rivista la normativa sulle ritenute negli appalti e qualche ritocco potrebbe arrivare anche sulle indebite compensazioni.

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