Allarme per la possibile presenza di lattice nel vaccino anti-influenza

I soggetti allergici potrebbero essere esposti al rischio di reazioni. L'Agenzia italiana del farmaco: «Consultate il vostro medico curante».

L’Agenzia italiana del farmaco lancia l’allarme: non si può escludere la presenza di lattice in diverse componenti delle siringhe pre-riempite o degli applicatori nasali di alcuni vaccini anti-influenzali autorizzati per la stagione 2019-2020.

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Si tratta di un’informazione di estrema importanza per i soggetti allergici al lattice che necessitano della copertura vaccinale, i quali potrebbero essere esposti al rischio di reazioni. Questi pazienti sono quindi invitati a consultare il proprio medico curante prima di scegliere quale vaccino utilizzare.

I vaccini che secondo l’Aifa potrebbero contenere tracce di lattice – non nel farmaco in sé, bensì nelle componenti esterne o a causa di un contatto accidentale durante il processo produttivo – sono i seguenti:

  • Influvac S tetra, per il quale «non si può escludere la possibilità che, durante il processo produttivo, il vaccino sia venuto a contatto con strumenti che contengono lattice»;
  • Agrippal S1, Fluad, Influpozzi subunità, Innoflu e Flucelvax tetra, per i quali «non si può escludere che i cappucci copri ago e i cappucci protettivi delle siringhe non contengano lattice».

Le linee-guida della Commissione europea prevedono già l’inserimento di un’avvertenza nel foglietto illustrativo, nel caso in cui il lattice sia presente nei vaccini in qualsiasi quantità. In caso di assenza di lattice, invece, non è richiesto l’inserimento di specifiche dichiarazioni. L’Aifa ha comunque ritenuto opportuno contattare tutte le aziende autorizzate a operare in Italia chiedendo di certificare, laddove non specificato, la presenza di lattice anche nelle componenti dei confezionamenti primari.

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